Liquirizia ed effetti su dispepsia e ulcere
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- Pubblicato: Venerdì, 03 Aprile 2015 11:51
- Scritto da Dott. Francesco Margheriti
Molti soggetti sono affetti, a volte anche per lunghi periodi, da complessi sintomatologici caratterizzati da dolore
addominale superiore (gastralgia), digestione lenta, eruttazione, meteorismo, nausea e vomito.
Si parla in questi casi di dispepsia episodica o cronica.
Alcune volte, queste situazioni fisiopatologiche, si trovano associate ad altr problematiche, come le ulcere.
Queste sono provocate, nella maggior parte dei casi, da uno squilibrio tra fattori aggressivi e fattori protettivi.
In casi di situazioni di emergenza, come la perforazione della mucosa e della parete dell'intestino, bisogna intervenire chirurgicamente.
Il trattamento farmacologico, di solito, è molto complesso e prevede l'utilizzo di varie categorie farmacologiche, sia a livello sintomatico che eziologico.
Prima di arrivare a tanto, però, si potrebbe imparare ad utilizzare una pianta molto comune, sicuramente conosciuta da tanti. La liquirizia.
Le radici e i rizomi della liquirizia contengono importanti molecole e proteine, come la glicirrizina, varie saponine, flavonoidi e cumarine.
La liquirizia ha attività citoprotettiva, antinfiammatoria e cicatrizzante sulla mucosa gastrica e duodenale, sia per contatto diretto con la lesione, sia per stimolo indiretto alla produzione di muco da parte delle cellule della parete gastrica.
La liquirizia trova pertanto indicazione nella prevenzione delle ulcere gastriche e duodenali, delle gastriti e delle ulcere da farmaci.
Ha, inoltre, un effetto antispastico sulla muscolatura liscia esercitato dai flavonoidi.
Da utilizzare sempre nelle giuste dosi e solo all'accorrenza a causa di possibili effetti collaterali, come l'aumentata perdita di potassio, eventuali effetti lassativi, ipesensibilità accertata verso uno o più componenti.